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Visualizzazione dei post da maggio, 2020

Come NON scrivere un blog di successo

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Dunque vediamo. Ho aperto il blog da pochissimo, sostanzialmente per disperazione. Avevo una bellissima esperienza pregressa  che risale ormai a più di dieci anni fa. Il blog si chiamava "Se mi cerca Spielberg", perché sono un'attrice, tra le altre cose. Scrivevo di quello che mi interessava senza preoccuparmi troppo di accattivarmi un pubblico, eppure i lettori arrivavano. Tanti, intelligenti, colti e simpatici. Dopo tre anni intensi, l'ho chiuso,  un po' perché non riuscivo più a stargli dietro e un po' perché la vita mi stava portando altrove. Mi hanno detto che questi non sono più tempi da blog, nonostante ce ne siano ancora tanti in giro. Insomma, il boom sembrerebbe finito. Ma che volete, facebook non mi è mai piaciuto, instagram non risponde alle mie esigenze, twitter anche meno. Allora, trovandomi sull'orlo di un abisso, mi son detta che tanto valeva tendere una mano per comunicare con qualcuno, al di là del mio piccolo mondo (in fondo all'abis

So perfettamente che siamo a maggio, ma...

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C'è un uomo che, con le sue parole, arriva al cuore delle cose. Quando leggo le sue poesie, è come se mi fosse accanto e dicesse semplicemente " guarda meglio ". E io guardo e vedo, a volte per la prima volta. E stupisco. Mi pare che, questo uomo, inspiri la vita e la ributti fuori in immagini e parole che non rincorrono effetti, ardite circonlocuzioni, metafore incomprensibili. Qualche volta le sue parole si possono raccogliere delicatamente, rigirare tra le mani e portarle alla bocca. Aspirarne il profumo ad occhi chiusi.  Esserne afferrati come da un sogno. Altre volte scuotono, ma senza fare male. Oppure fanno domande. Quest'uomo, Franco Arminio, poeta e paesologo, dice tanto bene cose che ho nella testa e nel cuore. E comunque io lo vorrei sapere davvero quali cose si dicono gli alberi. Da Pixabay Preghiera d'aprile  Preghiamo per il risveglio del serpente, per il cane e la lumaca, per le cose che si dicono gli alberi. Preghiamo per chi ha le

Voci che (per fortuna) restano

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Mia madre era una donna bellissima, con una risata sincera. Voglio dire una risata piena, non trattenuta agli angoli della bocca, per non esagerare, come forse si prescriveva alle donne della sua generazione. Mia madre Adriana era nata nel 1915 e nonostante  una vita apparentemente normale secondo i più raccomandabili canoni del tempo, matrimonio, figli, casalinghitudin e, era una donna incredibilmente libera: nelle convinzioni, nella fede, nella determinazione ad amare l'uomo che aveva scelto nonostante gli ostacoli. Mio padre Mario, classe 1906, che aveva aspettato anni, non sempre con pazienza, di sposare quella splendida donna, di altre non ne aveva voluto sapere. Un uomo onesto fino al midollo, fiero, bello pure lui, con un sorriso che scioglieva i sassi e una risata che, dopo essere ingrassato, gli faceva tremare la pancia. (E io piccolina, in braccio a lui, a tenermi forte per non cadere). A sentirli ridere insieme, avresti detto che avrebbero potuto far crescere fiori dal c

Un nuovo inizio

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Quando la vita chiama, il cuore sia pronto a partire ed a ricominciare, per offrirsi sereno e valoroso ad altri, nuovi vincoli e legami. Ogni inizio contiene una magia che ci protegge e a vivere ci aiuta. Da "Gradini" di H. Hesse E' un tempo difficile per me, non lo nascondo.  Tentare un nuovo inizio non è facile, ma si deve fare. Per vivere e non sopravvivere. Per guarire le ferite, per gioire e amare di nuovo. Perchè "nonostante tutta la sua falsità, il lavoro ingrato ed i sogni infranti, questo è ancora un mondo meraviglioso."(Desiderata, di Max Ehrman) Questo blog fa parte di questo inizio.  E' come un sentiero che vado tracciando nella mia personale foresta, per raggiungere altri cuori.  Ogni giorno un passo, magari incerto, ma determinato. Ogni giorno più intenta ad ascoltare: il canto degli uccelli, il mormorio del torrente o voci amiche.  Per condividere pensieri,sogni, buone notizie... vento e stelle. Benvenuto a chiunque entri qui con