So perfettamente che siamo a maggio, ma...

C'è un uomo che, con le sue parole, arriva al cuore delle cose.
Quando leggo le sue poesie, è come se mi fosse accanto e dicesse semplicemente "guarda meglio".
E io guardo e vedo, a volte per la prima volta.
E stupisco.
Mi pare che, questo uomo, inspiri la vita e la ributti fuori in immagini e parole che non rincorrono effetti, ardite circonlocuzioni, metafore incomprensibili.
Qualche volta le sue parole si possono raccogliere delicatamente, rigirare tra le mani e portarle alla bocca.
Aspirarne il profumo ad occhi chiusi. 
Esserne afferrati come da un sogno.
Altre volte scuotono, ma senza fare male.
Oppure fanno domande.
Quest'uomo, Franco Arminio, poeta e paesologo, dice tanto bene cose che ho nella testa e nel cuore.

E comunque io lo vorrei sapere davvero quali cose si dicono gli alberi.

Da Pixabay


Preghiera d'aprile 

Preghiamo
per il risveglio del serpente,
per il cane e la lumaca,
per le cose che si dicono gli alberi.
Preghiamo
per chi ha le vene più sottili della luce,
per i fiumi spariti, per le rocce frantumate,
Preghiamo
per chi non è più amato,
per chi non lo è stato mai,
per chi è stanco di essere spaccato in due,
per chi ama la gioia e cerca i guai.
Preghiamo
per chi non si è fatto ramo,
nuvola, imbuto, per chi non
arrivato e non arriverà mai
nel circo equestre del creato.
Preghiamo
per ogni destino, per la timidezza
dei bambini, per i sogni
che non ricordiamo, per i panni
pesanti del nostro io.
Preghiamo
per i baci, per i canti, per le poesie,
per il mare e per il cielo,
per ogni cosa che si muove
e per questo prodigio
presto o tardi muore. 

Franco Arminio

dal sito: https://casadellapaesologia.org/


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